La libido è un'emozione consecutiva e simile al desiderio, ma più sviluppata sul piano corporale, poiché presume una serie di risposte neuronali, vegetative, muscolari ed ormonali. È un momento chiave per preparare corpo e mente al climax, e nasce in reazione a una esperienza soggettiva di piacere sessuale.
Calo della libido: tipi e relazione con la disfunzione erettile
Se il fisico fatica ad attivarsi in seguito alla sperimentazione di uno stimolo erotico, possono esistere numerosi motivi, e spesso sono connessi anche con difficoltà di erezione e/o di arrivare a provare il climax.
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Si tratta di un vero e proprio disturbo, presente, secondo le stime più recenti, nel 6% degli italiani tra 18-24 anni e nel 40% tra coloro con una età compresa tra i 66 e i 74 anni. Una carenza continua, cioè per più di 6 mesi, è presente soltanto nel’ 2% dei maschi tra 16 e 44 anni.
Tipi e anamnesi
Il disturbo dell'eccitazione passionale mascolina si divide in:
- Permanente: presente da sempre;
- Acquisito: apparso in seguito a condizionamenti/esperienze;
- Generalizzato: costante;
- Situazionale: solo in determinate condizioni.
Durante la prognosi, è fondamentale considerare il contesto sociale in cui l'individuo si trova o in cui è cresciuto, e inoltre anche le fantasie sessuali, che possono essere un fattore chiave nell'accendere il desiderio.
Inoltre, bisogna escludere altri motivi di carattere temporaneo, come licenziamenti, lutto, termine della gravidanza della partner, nonché l'età avanzata e l'andropausa.
Spesso, tale mancanza di libido può essere associata o interconnessa ad una disfunzione erettile (impotenza) o a intralci all'eiaculazione (precoce/tardiva/dolorosa).In questi casi, è consigliato parlarne con il proprio medico curante.
Le cause nascoste dietro il calo della libido e i fattori che lo favoriscono
Tale situazione può derivare da varie cause: problemi organici degli organi genitali, come la malattia di Peyronie, uno scarso sviluppo delle gonadi, iperprolattinemia, deficit di testosterone, oppure da disturbi neurologici e vascolari, malattie croniche (come uremia, infezioni epatiche e alcun tipo di cancro).
Il diabete, la sclerosi multipla e le lesioni a seguito di chirurgia possono incidere.
La diminuzione della libido è inoltre comune nei soggetti alcolisti o tossico-dipendenti, ma anche in coloro che usano (o abusano) di alcuni farmaci, come gli antagonisti deboli dei recettori degli androgeni, antipertensivi, medicinali contro l'epilessia la depressione e alcuni sonniferi.
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Alcuni fattori interiori possono avere un forte impatto sul calo della libido, come la paura di fecondare la partner, di contrarre malattie a trasmissione sessuale, ma non solo.
I pazienti affetti da disturbi psichiatrici hanno il 50% in più di probabilità di soffrire di ipo-desiderio.
Anche l'omofobia interiorizzata, in soggetti omosessuali, dovrebbe essere considerata, insieme ad una scadente educazione alla sessualità e una inadeguata capacità di intraprendere relazioni interpersonali.
Mancanza di libido: la cura per gli uomini
Questa si basa in una parte educativa, non solo anatomica, ma anche socio e interpersonale, abbinata, se necessario, a cure ormonali e/o farmacologiche. Per esempio, possono essere prescritti sostituti di ormoni maschili.
I maschi possono anche tentare la dieta mediterranea (olio d'oliva, noci, semi, vino con moderazione, frutta, verdura, cereali integrali, latticini, frutti di mare e pesce). Il piano alimentare, stagionale, dovrebbe essere a basso contenuto di carne. Secondo molti scienziati italiani e americani, diminuisce i rischi di disfunzioni sessuali.